Che Differenza c’è tra Reiki e Diksha?
Agosto 25, 2025
Che Differenza c’è tra Reiki e Diksha? Scoprilo ora.
Se ti sei mai chiesto “Qual è la differenza tra Reiki e Diksha?”, sei nel posto giusto. Vediamo insieme le caratteristiche principali di queste pratiche, come funzionano e qual è la distinzione chiave — con l’obiettivo di guidarti verso quello che più risuona con te. Se desideri, alla fine potrai trovare suggerimenti su come approfondire o sperimentare di persona entrambe.
1. Reiki: cos’è e come funziona.
- Il Reiki è una pratica spirituale giapponese ideata da Mikao Usui, in cui il praticante canalizza una presunta «energia universale» attraverso l’imposizione delle mani, per promuovere rilassamento, equilibrio e potenziale guarigione fisica, emozionale, mentale e spirituale.
- Viene spesso presentato come metodo olistico: il praticante agisce da canale, lasciando che l’energia fluisca liberamente, senza una precisa direzione intenzionale.
- Offre possibili benefici come rilassamento profondo, riduzione dello stress, sollievo da dolore e tensioni, miglioramento del sonno, della chiarezza mentale e della crescita spirituale.
- Tuttavia, non ha evidenze scientifiche a sostenerne l’efficacia come trattamento medico: le revisioni conclusive affermano che non c’è prova che il Reiki curi condizioni patologiche in modo affidabile.
2. Diksha: origine, significato e modalità.
- Il termine Diksha (in sanscrito “benedizione” o “iniziazione”) indica il passaggio di una forma di grazia divina, tipicamente attraverso l’imposizione delle mani da un “Diksha Giver” verso il ricevente.
- A differenza del Reiki, nel Diksha chi dona non trasmette energia propriamente, ma attiva nel ricevente una connessione con la grazia divina. Chi riceve vive un’esperienza spirituale non programmata o guidata dal donatore.
- Gli effetti riportati includono calma profonda, apertura della consapevolezza, gioia, senso di unità, chiarezza interiore, attivazione di processi neurobiologici legati alla percezione del sé e dell’ambiente.
- I Diksha Givers sono formati — per esempio presso la Oneness University in India o altre sedi — e sono abilitati a veicolare questa benedizione universale. Chiunque può ricevere Diksha, senza necessità di pratiche, culture o preghiere specifiche.
- Il Diksha è concepito come un processo di risveglio spirituale, dissoluzione dell’ego e connessione con un’energia divina, con finalità evolutive profonde.
3. Le differenze principali: confronto diretto
| Aspetto | Reiki | Diksha |
|---|---|---|
| Natura dell’azione | Il praticante canalizza energia universale. | Il donatore attiva un’apertura alla grazia divina. |
| Ruolo del donatore | Canale passivo, l’energia “sa dove andare”. | Veicolo di codici spirituali, non dirige l’esperienza. |
| Esperienza del ricevente | Rilassamento, sollievo, benessere olistico. | Chiarezza, unione spirituale, trasformazione interiore. |
| Formazione del donatore | Iniziazione e training Reiki. | Formazione specifica presso Oneness o simili. |
| Prospettiva scientifica | Mancanza di evidenza scientifica. | Spiegazioni neurobiologiche e spirituali, meno scientifiche ma ricche di testimonianze. |
4. Perché scegliere l’uno o l’altro? Scorri le motivazioni.
Potresti preferire il Reiki se:
- Cerchi un’esperienza di rilassamento profondo e benessere olistico.
- Vuoi sperimentare una pratica energetica che agisce tramite il contatto o a distanza.
- Ti interessa una prospettiva di guarigione energetica e crescita personale.
Potresti preferire il Diksha se:
- Vuoi un’esperienza di risveglio spirituale, una connessione diretta con la grazia divina.
- Cerchi chiarezza interiore, apertura della coscienza e senso di unità.
- Vuoi essere parte di un processo che trascende l’intenzione del donatore, favorendo l’evoluzione personale.
5. Azioni consigliate.
Se sei arrivato fin qui, e vuoi capire meglio quale strada intraprendere, ecco alcuni passaggi concreti che puoi fare subito:
- Prenota una seduta introduttiva di Reiki — spesso offerta da centri o praticanti locali — per sperimentare l’effetto dell’energia canalizzata.
- Partecipa a un incontro o cerimonia di Diksha, magari organizzata da un Diksha Giver nella tua zona o online: basta contattare associazioni Oneness o attivisti spirituali.
- Leggi esperienze personali e testimonianze (magari in blog, forum o siti ufficiali) per confrontare il tuo sentire.
- Valuta formazione o partecipazione attiva: se ti senti chiamato, puoi frequentare un corso base Reiki (livello 1) o avvicinarti alla formazione di Diksha Giver.
- Fai attenzione all’etica e alla trasparenza: cerca praticanti affidabili, che non promettano miracoli ma offrano spazio e apertura autentica.
In sintesi.
- Reiki è una tecnica energetica dove il donatore canalizza energia universale per il benessere olistico del ricevente; efficace per rilassamento e crescita personale, ma senza evidenze scientifiche di guarigione.
- Diksha è un’apertura alla grazia divina che il donatore attiva nel ricevente, promuovendo risveglio spirituale, chiarezza interiore e unità.
Adesso tocca a te: vuoi sperimentare una seduta di Reiki o di Diksha? Vuoi consigli su dove trovarli nella tua zona o come contattare un Giver affidabile? Scrivimi — sono qui per guidarti passo dopo passo verso la pratica che risuona di più con te.
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